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Madeira: itinerario di viaggio per chi ama la natura

Scopri le attrazioni imperdibili in questo itinerario di viaggio a Madeira pensato per chi ama la natura e gli spazi incontaminati
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Regione autonoma del Portogallo, questa piccola isola nell’Atlantico è davvero un sogno per gli amanti della natura e la destinazione ideale per una vacanza adatta a tutti i gusti. Se siete alla ricerca di un’avventura europea un po’ diversa dal solito, l’isola di Madeira vi sorprenderà e qui vi racconto cosa fare per un viaggio indimenticabile in un itinerario perfetto per sette giorni di viaggio.

Nato come arcipelago di origine vulcanica, è un territorio autonomo appartenente al Portogallo. Si tratta di un vero e proprio paradiso naturale che sorge nell’Oceano Atlantico e non è un caso, infatti, che buona parte dell’arcipelago costituisca un’area protetta. Scoperta nel 1400 dai Portoghesi, fu chiamata “Madeira” perché interamente ricoperta di fitte foreste (il nome infatti significa legno). Da qui ebbe inizio l’epoca coloniale, che diede il via a varie coltivazioni tra cui quella della canna da zucchero che rese Funchal, l’attuale capoluogo, un importante centro per le rotte commerciali. Il commercio dello zucchero divenne infatti fondamentale per Madeira fino all’affiancamento del vino, prodotto che segnò l’inizio di una nuova era commerciale e dell’avvento della borghesia sull’isola.

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MADEIRA ITINERARIO

Cosa vedere a Madeira: itinerario a ovest

Câmara de Lobos: partendo da Funchal e spostandosi verso ovest, la prima cittadina che si incontra è proprio questa e merita sicuramente una visita. Alzate gli occhi al cielo perché le sue vie sono tutte decorate di lampade e opere d’arte realizzate con materiali di riciclo installate tra le case.

Cabo Girão: punto panoramico sicuramente imperdibile ma anche piuttosto frequentato perché tra i più famosi. Fateci un salto ma sappiate che i più belli devono ancora arrivare.

Ponta do Sol: il nome non è un caso. Siamo infatti nella zona più soleggiata dell’isola, immersi tra piantagioni di banane. Qui trovate infatti anche il BAM – Centro de Banana de Madeira che ripercorre la storia di questo importante prodotto per l’isola. La cittadina è carina, fermatevi ad ammirare il tramonto e cenate a base di tapas locali da The Old Pharmacy.

Cascata dos Anjos: non molto distante da Ponta do Sol si trova questa cascata piuttosto curiosa. L’acqua cade infatti in mezzo alla strada e passarci sotto sarà come fare una doccia (fredda). Sta diventando sempre più popolare e non c’è parcheggio per cui cercate di andare la mattina presto anche se i colori migliori sono quelli del tramonto!

MUDAS – Museu de Arte Contemporânea da Madeira: poco più avanti si incontra Calheta. La cittadina non è nulla di che ma ospita il MUDAS, realizzato dall’architetto Paulo David e inaugurato nel 2004.

Jardim do Mar: paesino fuori dal mondo, arroccato nella montagna con un bel giardino sul mare. Si raggiunge in una mezz’oretta di auto dalla strada principale ma nella sua piazza e tra le sue vie si respira un’atmosfera senza tempo adornata di fiori colorati ad ogni casa. Fate una soste per un caffè da Joe’s Bar.

Miradouro do Fio: siamo nell’estrema punta ad ovest dell’isola, la mia preferita e questo belvedere è il primo di una serie tra i più belli che troverete in questa zona. in circa 20 minuti di cammino (ma raggiungibile anche in auto) si arriva al Farol da Ponta do Pargo in cui si trova anche un piccolo museo.

Miradouro da Garganta Funda: da questa terrazza panoramica l’attrazione principale non è il mare ma bensì una cascata. La probabilità di trovarla piena d’acqua è ovviamente più alta durante le stagioni delle piogge che vanno da novembre a marzo/aprile.

Miradouro Pico Vermelho: se volete sgranchirvi un po’ le gambe questo belvedere è perfetto perchè c’è una breve passeggiata per raggiungerlo ma non si tratta di un trekking impegnativo.

Miradouro de Boa Morte: forse uno dei miei posti preferiti dell’isola. Ho amato questo miradouro per la posizione, la strada per raggiungerlo, la piccola chiesetta proprio all’inizio del sentiero, la Capela de Nossa Senhora da Boa Morte. La tappa perfetta se volete fare un pic-nic pranzando con vista e un bel panino.

Piscinas Naturais de Porto Moniz: Porto Moniz è sicuramente una delle località più turistiche dell’ovest ma le piscine naturali hanno sempre il loro fascino. Io ho amato quelle vecchie, più a sud. Abbiamo pranzato proprio lì, da Poças Café, un bar ristorante senza infamia e senza lode che personalmente non vi consiglio.

Praia de Seixal: sicuramente la sua fama la precede ma a mio avviso il contesto fa davvero la differenza. Essendo sempre molto frequentata, trovare parcheggio potrebbe non essere così semplice e anche una volta raggiunta è leggermente più affollata di altre. Sulla sinistra la vista non è così bella per via della barriera in cemento costruita per fermare onde e vento, mentre a destra sembra di fare un salto su un’isola delle Hawaii.

Fanal: situata nell’entroterra, questa foresta di laurisilva vi lascerà senza fiato… a patto di vederla con la giusta atmosfera che per me è quella con pioggia e nebbia tipiche di questa zona. Ci sarà il sole nel resto dell’isola ma qui è molto facile trovare, soprattutto al mattino, questa ambientazione particolare tipica dell’Atlantico per la quale muschi e licheni crescono letteralmente sugli alberi donandogli forme e un’atmosfera davvero suggestive.

Miradouro do Véu da Noiva: qui i protagonisti dello spettacolo entrano in campo insieme. Sto parlando della cascata che si tuffa nel mare. La visuale non è vicinissima è vero ma si tratta indubbiamente di un fenomeno suggestivo.

Miradouro de São Cristovão: ecco un posto che considero assolutamente da non perdere se viaggiate in questa zona di Madeira. Organizzatevi di venirci per pranzo perché vi assicuro che il ristorante merita tantissimo. Si tratta di un posto semplice, frequentato anche dai locali, ma con una qualità del cibo molto alta. Provate le lapas preparate al momento.

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Cosa vedere a Madeira: itinerario a est

Statua del Cristo Rei: ispirata a quella di Rio, è situata sicuramente in un punto suggestivo e la scalinata che scende fino a Ponta do Garajau darà del filo da torcere anche ai più sportivi. Dal parcheggio lì accanto parte anche la teleferica che conduce più in basso alla Garajau Beach.

Madeira Airport Spotting: a Madeira guardare gli aerei è una vera e propria attrazione. Se non lo sapete, infatti, l’aeroporto di Madeira è uno dei più pericolosi e scenografici al mondo. Costruito su piloni di cemento direttamente sul mare, ha una pista che corre proprio parallela all’autostrada.

Museu da Baleia da Madeira: situato a Canical ripercorre la storia dell’isola attraverso la fauna marina e i cetacei.

Ponta de São Lourenço: uno dei punti più entusiasmanti di tutta l’isola. Questo sentiero si percorre a piedi, lasciando l’auto nel parcheggio prima di imboccare il PR8 Vereda da Ponta de São Lourenço. Da qui sarà tutto un saliscendi fra scogliere meravigliose e punti panoramici in ogni direzione. Si tratta di un trekking facile ma è fondamentale indossare scarpe chiuse (meglio se da trekking) e considerare un paio d’ore. La fine si raggiunge con la salita al Miradouro Ponta do Furado. Si trova anche la Casa do Sardinha per bere un caffè o fermarsi a pranzo.

Ponta do Bode: uno dei panorami più belli dell’isola, si trova qui a Ponta do Bode. Godetevi le scogliere dal colore rosso e la vista a picco sul mare.

Santana: questo villaggio e le sue tipiche case sono una delle attrazioni principali di Madeira. Purtroppo nessuna di quelle che vedrete è originale ma piuttosto un’idea turistica per mostrare come effettivamente fossero le case tradizionali. Da quando poi sono spopolate su Instagram hanno perso molto del loro fascino.

Engenhos do Norte: una vecchia fabbrica di rum, completamente visitabile, che offre anche degustazioni della poncha, la tipica bevanda a base di rum e frutta. Fate attenzione che non è leggerissima!

PR11 Levada dos Balcões: un percorso facile, che non richiederà più di una quarantina di minuti, ma estremamente suggestivo. Si parte da Ribero Frio e ci si incammina verso nord lungo il sentiero segnato lungo la levada. Raggiungerete dapprima il piccolo Snack Bar Flor da Selva per poi addentrarvi nel bosco e raggiungere il punto panoramico al termine del sentiero. Per le levadas e i sentieri annessi, trovi un approfondimento in fondo all’articolo.

Vereda do Pico Ruivo: questo percorso di 2,8 km e della durata di 1,30 ore vi porterà alla vetta più alta di Madeira (1862 m). Si parte da Achada do Teixeira, e una volta arrivati in cima avrete accesso ad altri tre sentieri che portano in punti diversi dell’isola:

  • il PR 1 – sentiero di Pico do Areeiro (5.1/6.4 km) direzione Pico do Arieiro, la seconda cima più alta dell’isola (1816 m);
  • il PR 1.3 – Vereda da Encumeada (8,6 km) che segue il lato ovest dell’isola fino a Encumeada, al largo della catena montuosa centrale;
  • il PR 1.1- Sentiero da Ilha (8,2 km), che scende alla parrocchia di Ilha.
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Cosa vedere a Madeira: Funchal

Pur non essendo poi così grande, la capitale di Madeira offre molto da scoprire ed è anche la scelta preferita di molti viaggiatori per soggiornare. La maggior parte delle attrazioni si concentra nella parte bassa della città motivo per cui ci si sposta tranquillamente a piedi.

La parte superiore invece, è collegata tramite funivia e bus quindi è piuttosto semplice dedicare alla visita della città uno o due giorni.

Mercado dos Lavradores: il mercato alimentare di Funchal è sicuramente la prima tappa che la maggior parte dei visitatori fa in città. E non è delude. Il piano terra all’interno è uno spettacolo di colori con le bancarelle traboccanti di frutti tropicali e fiori esotici, tipici dell’isola. Potrete trovare inoltre molti dei venditori vestiti con costumi regionali.

Zona Velha: a pochi passi dal mercato c’è Rúa Santa María che per diversi anni è stata la strada più frequentata del quartiere. Attraversa il centro storico da un capo all’altro e pullula di bar, ristoranti e negozi di souvenir di ogni genere. Per questo è senza dubbio uno dei posti più iconici da vedere a Madeira.

Portas Abertas: sebbene si incontrino praticamente in tutta la Zona Velha, la stragrande maggioranza delle porte decorate che fanno parte del progetto Portas Abertas si concentra intorno a Rúa Santa María. Il progetto nasce nel 2010 con lo scopo di reinventare e rivitalizzare il quartiere più antico della città, da tempo in crisi. Molti dei suoi edifici e locali erano semi-abbandonati. Per donargli nuovo splendore furono invitati artisti e non solo a decorare alcune delle porte e oggi ne esistono più di 200.

Cappella del Corpo Santo: alla fine di Rúa Santa María, dove inizia il Largo do Corpo Santo, c’è un’altra delle attrazioni essenziali da vedere a Funchal. Si tratta della Capela do Corpo Santo in cui i pescivendoli della capitale si raccomandavano a Dio prima di uscire a pesca

Forte di São Tiago: arroccato sulla baia di Funchal, di un bel color giallo ocra, Fort Santiago fu costruito all’inizio del XVII secolo come roccaforte difensiva contro i continui attacchi dei pirati.

Giardini di Monte Palace: arrivati ​​a Monte, vedrete subito che le ville aristocratiche si susseguono una dopo l’altra. Proprio grazie alla sua abbondante vegetazione e alle temperature miti durante l’estate, era la zona scelta dalle famiglie più ricche dell’isola per trascorrere le vacanze estive. Nel 1987 José Manuel Rodrigues Berardo acquisì una delle proprietà più maestose della zona (adibita a hotel in passato). Decise poi di ridar vita ai suoi splendidi giardini con specie di piante esotiche, altri laghi oltre a quelli esistenti, oasi con pagode e sculture portate dai cinque continenti. 

Carreiros do Monte: se per salire a Monte si sfrutta la comoda funivia, per scendere avrete anche questa opzione ovvero le slitte di vimini. Si tratta di una delle attrazioni più famose di Madeira e anche uno spettacolo piuttosto singolare. Il cesto, a due o tre posti, scivola grazie alle irregolarità stesse delle strade e viene abilmente guidato da due “carreiros”, vestiti di bianco con cappelli di paglia. Potete approfondire la storia sul loro sito ufficiale.

La cattedrale del Sé: classificato come monumento nazionale dal 1910, la cattedrale della città merita una visita.

Viale Arriaga: questa avenida si estende proprio di fronte alla Cattedrale ed è una delle strade più importanti della città. Circondata da giardini, caffè e terrazze è dominata dalla statua di João Gonçalves Zarco, il colonizzatore dell’isola.

Blandy’s Wine Lodge: uno dei prodotti tipici di Madeira è il vino quindi non è difficile trovare diverse cantine che lo producono e lo vendono. Ma sicuramente quella di Blandy, di fronte al Palacio de San Lorenzo, è quella che fa le visite più complete per scoprire l’intero processo. Dalla coltivazione dei diversi vitigni alla tavola.

Giardino Comunale: proprio dietro l’enoteca, sul sito dell’ex convento di San Francisco, si trova uno dei giardini più belli della città, ricco di piante autoctone dell’isola.

Cantina Pereira d’Oliveira: poco distante c’è un alto dei miei angolini preferiti, la Cantina Pereira d’Oliveira. Si tratta di una delle più antiche di Funchal alla quinta generazione che porta avanti la tradizione di famiglia.

Fábrica Santo Antonio: per rimare in tema con le prelibatezze dell’isola, potete fare un salto anche alla Fábrica Santo Antonio. Si tratta del più grande paradiso dolciario della città e probabilmente anche dall’isola. Oltre ai tradizionali biscotti, l’azienda produce anche il tipico bolo de mel, una torta al miele. Aperto dal 1893 mantenendo intatte le sue ricette e la decorazione del locale, è il posto migliore per acquistare dolci tipici.

Museo Quinta das Cruces: se avanzate un po’ di tempo, fate un salto a questo museo di arti decorative che conserva in giardino la graziosa cappella di Nossa Senhora da Piedade e un giardino botanico ricco di alberi di canfora, palme, eucalipti dall’Australia e una spettacolare serra di orchidee. Attenzione perché solo 1 o 2 volte all’anno.

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Cosa fare a Madeira: sport, trekking e adrenalina

La parola d’ordine durante il vostro viaggio a Madeira è sicuramente natura e tante sono le cose da fare, le attività e gli sport che ben si prestano a rendere speciali le vostre giornate.

Trekking: oltre ai percorsi, le levadas sono canali di irrigazione tipici dell’isola di Madeira, simili ad antichi acquedotti. Questi canali sono stati concepiti per sfruttare le fonti idriche di alcune regioni dell’isola, al fine di rifornire gli abitati e le produzioni agricole, oltre che funzionare come dighe e fonti di energia idroelettrica. Sono funzionanti ancora oggi e la loro manutenzione è molto complessa. Sono infatti situate in alta montagna e in punti in cui si può arrivare solo a piedi. Ecco perché lungo i corsi di questi canali sono nati dei suggestivi percorsi di trekking. Vi consiglio sempre di fare riferimento al sito con le informazioni ufficiali dei sentieri. Lì infatti, oltre a dettagli tecnici e di difficoltà, viene indicato anche se il sentiero è aperto o se ci sono eventuali problemi.

Lista dei sentieri di Madeira

Canyoning: Madeira è famosa per torrenti e cascate dove è possibile praticare questo sport durante tutto l’anno. Molte agenzie propongono tour in giornata a seconda della stagione e della portata dell’acqua. Io no ho valutate diverse e mi sento assolutamente consigliarvi Madeira Adventure Kingdom. Tutta l’attrezzatura era nuova e adeguata, le guide certificate e l’intero percorso è stato condotto in sicurezza e in maniera molto professionale. Se avete già praticato canyoning potete provare il livello 2, quello che abbiamo scelto noi, o superiore, mentre se è la vostra prima esperienza optate per quello base.

Climbing: alcune pareti sono perfette per praticare l’arrampicata e gli appassionati troveranno diverse opzioni per praticare questo sport. Noi non ci siamo cimentati in questo campo.

Coasteering: consiste nel percorrere alcuni tratti di costa in qualsiasi modo possibile. Che sia nuotando, facendo snorkeling, tuffandosi o arrampicandosi, in qualche modo bisogna arrivare al punto prefissato. Ovviamente si tratta anche in questo caso di un’attività da praticare con una guida esperta e indossando l’abbigliamento adatto (che viene fornito). Possono partecipare tutti, anche i bambini e saper nuotare non è propriamente essenziale. incredibile vero? Eppure, anche chi come me non ha nessunissima confidenza con l’acqua e un livello acquaticità davvero basilare è riuscita a portare a termine il percorso. I percorsi sono adattabili a tutti i livelli e c’è sempre una via più semplice per affrontare i punti più difficili. Ad esempio, per quanto riguarda i salti, in molti casi si poteva scegliere da quale altezza tuffarsi oppure raggiungere il gruppo senza tuffarsi affatto.

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