LA PALMA – CANARIE INSOLITE
Mi sono imbattuta su La Palma per caso, cercando informazioni sulle isole minori delle Canarie e la mia prima scelta era ricaduta su La Gomera. Ho poi scoperto foto in cui si mostrava in tutta la sua verdissima bellezza. Sì, La Palma è la più verde delle Canarie e in primavera un tripudio di fiori. E così eccoci su un’isola che mi ha letteralmente conquistato.
Sicuramente particolare, la consiglio a chi magari conoscere già qualche altra isola dell’arcipelago oppure a chi cerca una vacanza a base principalmente di trekking. Ha tuttavia molte particolarità che sapranno conquistare a patto di studiare bene l’itinerario, le zone da visitare e il soggiorno in posizione strategica.
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La più verde delle Canarie permette di immergersi nella natura incontaminata, in un ecosistema unico che spazia dalla vegetazione delle foreste pluviali del nord ai territori aridi e vulcanici del sud, fino alle imponenti pinete del Parque Nacional de la Caldera de Taburiente. L’isola sia stata dichiarata Riserva della Biosfera dall’UNESCO.
Non esistono spiagge dorate e il mare è spesso inaccessibile, motivo per cui molti viaggiatori preferiscono altre isole. Santa Cruz de La Palma, con il suo prezioso centro storico impreziosito da splendide dimore abbellite da balconi finemente decorati, e altrettanti villaggi, sparsi per l’isola, hanno molto da offrire.
Trekking - Con il picco massimo a 2426 metri, si sviluppa prevalentemente in altezza, con strade tortuose e versanti così ripidi da far sembrare il mare un miraggio lontano. È principalmente una destinazione per amanti del trekking, nonostante alcune spiaggette di sabbia nera davvero graziose. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ Cultura - È ricca di storia, a cominciare dalla città principale Santa Cruz de La Palma, con altri paesini graziosi e ben conservati. Insieme ad alcuni interessanti musei, permette di alternare al trekking un po’ di esplorazioni culturali. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ Astroturismo - È considerato uno dei migliori posti al mondo per osservare il cielo. Nel 2012 è stata dichiarata dall’UNESCO prima "Starlight Reserve" al mondo. Qui si trova l’Osservatorio Astrofisico del Roque de Los Muchachos, un prestigioso centro di ricerca scientifica a livello mondiale.
Quando andare a La Palma
La primavera è sicuramente un periodo che permette di godere della massima varietà di colori e profumi. E’ un tripudio di fioriture di ogni specie, dai fiori di campo, ai fiori del deserto.
L’isola è un vero e proprio giardino botanico in cui coesistono insieme specie molto diverse: a cominciare dal celebre pino canario, altissimo e dalla corteccia molto resistente, che fa sembrare per un attimo di trovarsi in Alto Adige. Con i cactus invece facciamo un salto in Arizona mentre con i bananeti ci si trova catapultati in una piantagione di Barbados. E poi tutta la vegetazione mediterranea che conosciamo molto bene, dagli aranci ai mandorli, dagli ulivi alla vite.
La Palma ha un clima subtropicale, con estati calde e inverni miti. Le temperature variano tra i 15/20 gradi in inverno e i 22/28 in estate. Soprattutto in inverno, può piovere abbastanza spesso, mentre per quanto riguarda la stagione turistica, l’alta stagione va da ottobre fino a febbraio.
Come arrivare / Come muoversi
L’isola non ha voli diretti con l’Italia. Il modo migliore per raggiungerla è fare uno scalo a Tenerife o Gran Canaria. Eventualmente ha anche collegamenti con Madrid, Berlino e Dusseldorf.
Le compagnie aeree locali che volano tra le isole sono Binter Canarias e Canaryfly. Noi abbiamo volato con la prima e ci siamo trovati bene.
I prezzi bassissimi che vedete indicati sono i prezzi per i residenti. Fate sempre attenzione a selezionare tariffa per non residenti al momento della ricerca.
Il modo migliore per esplorare l’isola è quello di noleggiare un’auto. Le compagnie locali che consiglio sono Cicar, Autoreisen o Cabrera Medina che hanno ufficio ovunque in tutte le Canarie.
Nel caso non voleste guidare esiste una rete di autobus che copre le località principali.
La fitta rete di sentieri inoltre permette di girare l’isola completamente a piedi. Sicuramente un’impresa ardua ma non impossibile!
Quanti giorni?
La durata del viaggio è piuttosto soggettiva. Agli appassionati di trekking non basteranno settimane per percorrere i suoi 1000km di sentieri a disposizione.
Per chi ha nel suo immaginario una vacanza di mare, meglio che scelga un’altra isola, decisamente. Il mare è un piacevole ed occasionale diversivo all’escursionismo ma non è sicuramente l’attrattiva principale. Per goderselo, vale sicuramente la pena alloggiare nei pressi delle spiagge, altrimenti dall’entroterra potrebbe essere piuttosto difficile raggiungerlo.
Per averne un assaggio e visitare le attrattive principali, consiglio 3/4 giorni pieni. A questi potete aggiungerne un paio nel caso vogliate dedicarvi ad alcuni percorsi di trekking.
Il trekking a La Palma
I sentieri sono tutti molto ben segnalati, di vario livello e lunghezza. I percorsi più impegnativi si possono eventualmente suddividere in varie tratte. Considerate che ogni punto panoramico, vetta, paesino si può raggiungere con la rete di sentieri che trovate nelle mappe presso gli uffici turistici oppure sul sito ufficiale dei sentieri.
Per organizzare le escursioni e fare esperienze diverse, considerate queste zone:
- Los Tilos e le foreste pluviali a nord-est
- il Parco Nazionale della Caldera de Taburiente, di cui fanno parte alcune delle vette più celebri dell’isola (il Pico de la Nieve, la Cumbrecita, l’Observatorio del Roque de los Muchachos, …) nella zona centrale
- il Parque Natural Cumbre Veja nella zona centro-sud
- Fuencaliente e i vulcani di San Antonio e Teneguia nell’estremo sud
Dove dormire
La scelta della zona in cui soggiornare dipende dal tipo di attività che si sceglie di fare. Le strade sono tortuose e molto ripide. Noi spesso ci trovavamo a percorrere, tra andata e ritorno, 3/4 ore di auto ogni giorno per raggiungere i diversi punti dell’isola. Abbiamo soggiornato a Puntagorda, a nord-ovest, una zona splendida, forse la migliore dal punto di vista paesaggistico. Con il senno di poi però, non la consiglierei per soggiornarci perché non molto comoda per muoversi. A chi sceglie quest’isola per il trekking, consiglio di valutare i percorsi da fare, con la mappa alla mano, e decidere di conseguenza.
La zona migliore a mio parere è la zona centrale. Ad est o ovest non fa differenza, ma sicuramente nei dintorni di Santa Cruz de la Palma o Tazacorte. Se guardate la mappa, c’è una strada principale che taglia l’isola in orizzontale. Unisce le due cittadine ed è fondamentale trovarsi nei pressi di questa strada per muoversi agevolmente da una parte all’altra. Se volete godervi i meravigliosi tramonti che l’isola ha da offrire, vi suggerisco ovviamente la costa ovest!
Altra opzione, consigliata anche dalla Lonely Planet, è quella di fare un viaggio itinerante. So che l’isola è molto piccola, ma vi garantisco che percorrere più volte, andata e ritorno, quelle strade ripide e tutte curve, può rivelarsi molto stancante. Per questo, l’opzione di fermarsi a dormire in punti diversi ogni uno/due giorni potrebbe essere da considerare.
10 luoghi da non perdere
- Santa Cruz de la Palma
- Fuencaliente e le saline
- Vulcani San Antonio e Teneguia
- La playa de los Nogales
- Charco Azul
- Parque National de la Caldera del Taburiente
- Poris de la Candelaria
- Los Tilos
- Tazacorte
- L’osservazione delle stelle
Organizzare il viaggio
Il modo migliore per visitare l’isola è organizzare l’esplorazione in zone, per averne un’idea generale e poi eventualmente dedicare altro tempo ad attività specifiche come le escursioni.
Il nord de La Palma
Il nord di La Palma è senza dubbio la mia zona preferita ed è anche quella con panorami mozzafiato, nonché l’area in cui si trovano tutti gli Osservatori Astronomici scientifici più importanti a livello mondiale. Lontana dai grandi centri urbani e dalle luci artificiali della città, l’isola è infatti uno dei migliori luoghi per l’osservazione del cielo notturno, tanto che nel 2012 è stata dichiarato dall’UNESCO prima ‘Starlight Reserve’ al mondo.
Astroturismo
Gli osservatori, tra cui il celebre Observatorio del Roque de los Muchachos, sono visitabili durante il giorno, solo tramite prenotazione. Ad Astra La Palma è un operatore turistico privato che organizza visite guidate che si svolgono tutti i giorni tranne lunedì e mercoledì. Per l'osservazione del cielo notturno, invece, ci sono diversi operatori che offrono varie tipologie di tour: Astro La Palma, Ad Astra La Palma, Astronorte. Noi avevamo prenotato un tour astronomico per l'osservazione delle stelle, con telescopio portatile e guida specializzata, ma purtroppo per due serate consecutive la visibilità non era sufficientemente buona per via del meteo e quindi l'escursione è stata annullata.
Si tratta però anche della zona più difficilmente accessibile, con strade molto ripide e tutte curve ad una altezza che mi ha fatto rinominare La Palma come l’isola vista cielo. Il mare appariva sempre un puntino lontano, spesso sotto le nuvole e il cielo era sempre lì, ad altezza occhi, di fronte a noi. Uno spettacolo assolutamente suggestivo e da non perdere ma è anche il motivo per cui sconsiglio di soggiornare in questa zona perché molto scomoda per spostarsi quotidianamente.
Noi abbiamo appunto fatto questa esperienza alloggiando a Puntagorda, presso la Casita del Horizonte, un luogo magico, completamente immerso nella natura e con una vista sul mare fantastica, ma per via delle distanze abbiamo gli spostamenti non erano affatto agevoli.
Consiglio di suddividere la visita nel nord dell’isola in due aree: nord-ovest e nord-est.
Nord-ovest
Il tratto che va dal porto di Tazacorte fino al nord, è sicuramente il più spettacolare di tutta l’isola. Lungo il tragitto incontrerete diversi miradores tra cui il Mirador de la Muralla, il Mirador de Los Dragos (qui ci sono anche alcuni tavoli da pic-nic), fino poi a imboccare la strada che raggiunge l’Observatorio del Roque de los Muchachos, che con i suoi 2426 metri è il punto più alto dell’isola (a soli 10km in linea d’aria dalla costa, unico caso al mondo).
La prima sosta però è sicuramente la visita al piccolo Poris de Candelaria, il borgo di pescatori, costruito all’interno di una grotta. Si raggiunge da Tijarafe fino al parcheggio oltre il quale non sarà più possibile scendere in auto. Si procede a piedi lungo una scalinata abbastanza ripida ma ben tenuta, che in una decina di minuti porta giù al mare.
Procedendo verso nord, incontrerete diversi villaggi che sono tutte terrazze sul mare. Se ci passate nel weekend a Puntagorda potete fermarvi al Mercadillo del Agricultor de Puntagorda (sabato dalle 15 alle 19, domenica dalle 11 alle 15), un’ottima occasione per acquistare prodotti tipici locali, come il queso (formaggio), ma anche frutta, mandorle, dolci e prodotti d’artigianato.
Poco più avanti Las Tricias vi conquisterà con le sue casupole di campagna, i sentieri di ciotoli, l’atmosfera rilassata. A parte il trekking non c’è molto da fare se non ammirare lo splendido panorama dalla piazzetta principale, in cui si trova anche l’Ufficio Turistico (oltre a una graziosa caffetteria, Camu Camu Garafia dove fermarvi per un caffè). Se siete interessati a testimonianze di storia locale, vi consiglio il piccolo Museo de Interpretación del Gofio (MIGO), vale una visita anche solo per la posizione in cui si trova. (e in primavera è completamente circondato da fiori). Da Las Tricias ci si può anche arrivare a piedi in un sentiero immerso nei prati, dall’atmosfera davvero bucolica, in circa 40 minuti.
Sentiero GR 130 - Puntagorda / Las Tricias Il percorso fa parte del più ampio tratto di sentiero che si estende lungo tutta l'isola GR 130. START - Parte da Puntagorda nell'Area Ricreativa El Fayal (cercate esattamente queste coordinate: 28.773723891394884, -17.965340961744733), scende nel Barranco de Izcagua per poi risalire dall'altro versante in 30/40 minuti. END - L'arrivo coincide con Las Tricias ma nel mio caso ho proseguito ancora fino al Museo del Gofio in un susseguirsi di panorami e sorprese che hanno reso quella mezza giornata davvero speciale. Per il ritorno in realtà bisogna rientrare a piedi, ma io mi sono fatta venire a prendere da Stefano!
Nord-est
La zona che si estende al nord di Santa Cruz de La Palma è quasi completamente dedicata alle coltivazioni di banane, a parte l’entroterra in cui si estende il Parco de Los Tilos, la parte più umida dell’isola. La famosa Cascata de Los Tilos si trova proprio accanto al Centro Visitatori. noi abbiamo deciso di escludere quest’area dalla nostra visita per mancanza di tempo.
La prima tappa che merita sicuramente una sosta è la Playa de Nogales. Arrivando al Mirador c’è un parcheggio in cui lasciare l’auto per poi percorrere uno stretto e suggestivo sentiero che costeggia la montagna fino a scendere alla spiaggia. Al ritorno non mancate di fare una sosta anche in questo punto 28.75844465627318, -17.737663740318517: sulla mappa di Google non c’è segnato nulla, ma è possibile parcheggiare lì l’auto e percorrere il piccolo tratto con affaccio direttamente sulla spiaggia, da cui la vista è pazzesca.
Procedendo verso nord, attraverso barrancos, miradores e bananeti, si raggiungere dapprima il grazioso villaggio di Sant’Andrè dove potete fermarvi per pranzo (noi abbiamo optato per il ristorantino La Placita Food and Coffee, proprio nella piazza ombreggiata della chiesa) e fare una rilassante passeggiata fino al Horno de la Cal.
I punti di maggior interesse sono poi il famoso Charco Azul (chiuso al momento della nostra visita, ma si tratta di una zona attrezzata per prendere il sole) ma soprattutto il piccolo e meno noto Puertito de Talavera, a picco sul mare (non c’è nulla ma è molto suggestivo, scavato anch’esso nella roccia dove si infrangono le onde).
Spingendosi poi nella punta estrema a nord-est, si trovano anche delle altre piscine naturali, molto più selvagge del Charco Azul (non so infatti se sia fattibile fare il bagno, in altri momenti della marea) ma sicuramente di impatto: la piscina naturale de los Pedregales.
Il Faro de Punta Cumplida Piscina naturale de los Pedregales Puertito de Talavera
Il centro de La Palma
La zona centrale dell’isola vede tra le sue attrattive principali l’imponente Parque National de la Caldera del Taburiente, da cui partono diversi e impegnativi sentieri, ma anche i centri urbani principali dell’isola: Santa Cruz de La Palma, El Paso, Los Llanos e i centri minori di Tazacorte, Villa de Mazo e Tijarafe.
Se deciderete di soggiornare qui, avrete sicuramente modo di esplorare al meglio le cittadine di cui vi lascio alcuni suggerimenti di attività ed esperienze da non perdere.
Santa Cruz de La Palma
Si tratta di una delle cittadine più belle delle Canarie ed è anche lo storico capoluogo dell’isola.
Il suo centro è assolutamente pittoresco e il mio consiglio è proprio quello di perdersi a passeggiare tra le sue vie e i graziosi negozi e locali ospitati negli storici palazzi splendidamente conservati.
Sul lungomare si possono ammirare una serie di meravigliose case antiche con i tradizionali balconi fioriti tipici delle Canarie, così come nella più centrale Calle O’Daly, che prende il nome da un mercante di banane irlandese trasferitosi a La Palma. Ammirate la splendida Plaza de España su cui affaccia l’Iglesia del Salvador.
Oltre al Museo Naval e altri edifici storici ben conservati (come il Palazzo Municipale e il Palacio de Salazar), un’interessante particolarità è data dal Teatro Chico. Ubicato all’interno di un ex ospedale fondato nel 1514, questo piccolo teatro fu inaugurato nel 1866. Successivamente chiuso, è stato riaperto nel 2014 come cinema.
MANGIARE / BERE / DORMIRE La colazione da El Cafe de Don Manuel, storica caffetteria famosa proprio per il suo caffè. Il pranzo da Erinclai, un ristorantino di appena cinque tavoli dove la proprietaria, Carmen, vi farà sentire a perfettamente a vostro agio e vi preparerà piatti sempre diversi in base ai prodotti trovati al mercato. Meglio prenotare. Se deciderete di dormire qui, l'Hotel Sant'Elmo è un grazioso boutique-hotel, perfettamente conservato, situato proprio nelle via centrali della città.
Plaza de España
Tazacorte
Questa piccola cittadina, completamente circondata da piantagioni di banane, ha un centro storico molto ben conservato in cui spicca sicuramente la splendida terrazza, vista mare su cui affaccia anche l’Iglesia de San Miguel Arcángel.
Più piccola e meno trafficata di Santa Cruz de La Palma, è un’ottima base per soggiornare oltre ad avere anche un porto e due comode spiagge.
MANGIARE / BERE / DORMIRE La Ferretería - Deco & Art Tea Shop, vale da sola una sosta a Tazacorte, non solo per gli ottimi dolci fatti in casa ma anche perché è uno shop di tè (e non solo) ed è decorato splendidamente. Si trova in una via tranquilla dietro la chiesa. Un aperitivo nella terrazza della panoramica Av. de la Costitucion e d'obbligo qui. La Marmota in questo caso farà al caso vostro, anche se sarete di passaggio per un pranzo veloce vista mare. Lo storico Hotel Hacienda de Abajo vi farà fare un salto nell'epoca coloniale spagnola. Circondato da piantagioni, si trova comunque nel centro storico e per questo decisamente consigliato.
Qui si trova anche il Museo del Platano, che noi non abbiamo avuto modo di vedere per via degli orari. Chiuso nel weekend, è visitabile solo dalle 16 alle 18 gli altri giorni.
El Paso
Non mancate di fare una sosta anche a El Paso, non solo perché è qui che si trova il Centro de Visitantes de La Caldera de Taburiente che potrà darvi tutte le informazioni per le escursioni nel Parco ma anche per il pittoresco centro storico (una breve via in realtà) dove spicca il Museo del Baco da Seta con i bei murales sulle pareti dell’edificio.
Questo villaggio, situato proprio all’interno della caldera, ricorda un po’ i grandi parchi americani Per una buon pasto fermatevi da Tasca Catalina El Paso con il suo bel patio con spettacolare vista sulla Valle de Aridane.
Il sud de La Palma
La parte più caratteristica del sud dell’isola è data dalle distese vulcaniche che si estendono da Fuencaliente fino al mare. Qui la parte rocciosa della lava dell’ultima eruzione nel 1971 si alterna alle coltivazioni di vite.
Partite proprio da Fuencaliente con una sosta alla Panaderia Zulay per la seconda colazione della giornata e poi dirigetevi presso il Centro de Visitantes Volcán San Antonio, dove sarà possibile recuperare alcune informazioni utili e la mappa dei percorsi. All’interno c’è anche una piccola mostra che spiega il ruolo dei vulcani nella formazione delle isole Canarie. Da lì sarà possibile percorrere il breve tratto di 30′ a/r camminando direttamente sulla caldera del Vulcano San Antonio, da cui la vista è davvero suggestiva.
Il percorso che porta invece al vulcano Teneguia, è decisamente più lungo (calcolate almeno 3 ore a/r) e parte un po’ più sotto, dal piccolo agglomerato di case de Los Quemados (vi lascio le coordinate esatte del punto in cui inizia il sentiero Camino Las Machuqueras: 28.490199252077336, -17.85362863415296). Noi abbiamo percorso solo il tratto iniziale fino alla Roque Teneguia per poi riprendere l’auto a dirigerci verso le saline.
Per pranzo potete decidere di fermarvi a Fuencaliente a La Casa del Volcan oppure spostarvi nell’estremo sud e godervi un panino nella graziosa spiaggetta del Faro di Fuencaliente dove si trovano appunto anche le Saline.
Parque Natural Cumbre Veja Per un'escursione in questo parco, in cui l'arido terreno vulcanico vede spuntare intere distese di boschi di pini altissimi, potete rivolgervi al Centro de Cumbre Veja, o seguire in autonomia il percorso di bassa difficoltà, della durata di 60/75 minuti che parte da El Pilar Recreational Area.
Il faro di Fuencaliente Il vulcano Teneguia
I miei posti preferiti
I tramonti più belli
Il tratto di costa a ovest a nord di Tazacorte è costellato di miradores, ristoranti e bar in cui ammirare tramonti che difficilmente dimenticherete. Vi segnalo quindi:
- il Kiosco El Diablo Tapas y Vino a Tijarafe
- la Cervecería Isla Verde, birreria che è anche marchio dell’ottima birra locale
- il Ristorante La Muralla perfetto per una cena a base di piatti tipici e alla griglia
- il Mirador Barranco de Garome
- il Restaurante Azul per una cena di qualità
- il Mirador las Cabezadas
I paesini da non perdere
Ritrovarci in alcuni contesti un po’ fuori dalle rotte più battute ci è piaciuto tanto. Si respira l’aria del passato e la vita semplice. Vi elenco quindi dove ho percepito questa sensazione:
- Puntagorda: il paesino in cui si trovava la casa in cui abbiamo alloggiato. Non abbiamo capito bene perché ma c’è una nutrita comunità di tedeschi che si ritrovano da Coffe & Cake, una caffetteria che sforna torte ogni giorno. Segnalo anche Restaurante Jardin De Los Naranjos per pranzo o cena.
- San Andrès: la sua piazzetta è un posto delizioso per sedersi all’ombra delle palme e leggere un buon libro. Ci sono anche alcuni ristoranti che offrono pasti tipici.
- El Remo: direttamente sul mare, ha diversi chioschetti in cui fermarsi, come Kiosco 7, più moderno, o il Kiosco La Charca.
Le spiagge dove rilassarsi
Come vi ho già detto, La Palma non è propriamente una meta da mare, tuttavia ci sono alcune spiaggette di sabbia in cui soddisfare anche gli amanti della tintarella. Vi segnalo:
- la spiaggia di Santa cruz de La Palma, proprio nel centro della città
- la Playa de Tazacorte nella zona del porto
- la spiaggia di Tazacorte a cui si accede dalla Finca San Miguel
- la Playa Nueva
- la spiaggia di Puerto Naos
- la spiaggia di Charco Verde
- la Playa del Pozo
- la Playa de los Cancajos
- la splendida Playa de Nogales
- il Charco Azul che è un complesso attrezzato costruito intorno a delle piscine naturali