Una passeggiata per Stone Town, alla scoperta di antichi portoni, angoli nascosti e vicoli dove assaporare l’essenza della cultura e tradizione zanzibarina.
Stone Town rappresenta indubbiamente una meta da inserire, a mio avviso, durante un viaggio a Zanzibar. Se non altro per conoscere ed entrare in contatto con quella realtà che va oltre le spiagge e il mare da sogno dei cataloghi turistici.
Io ho realizzato un walking tour in autonomia, studiandomi il percorso e identificando i punti strategici più interessanti e così lo ripropongo qui, sperando possa essere di ispirazione anche per voi.
1. Forodhani Park
Iniziate la visita dal Forodhani Park, punto perfetto per ammirare i pescatori che sbarcano portando il pesce la mattina e per una colazione in uno dei bar situati all’ombra degli alberi secolari.
Questi giardini sono anche un’ottima opzione per assaggiare lo street food zanzibarino (ma sul livello di igiene, io non garantisco). Dopo le 18 infatti l’atmosfera cambia completamente e, da sonnolento e quieto, questo parco si anima. I ragazzi si esibiscono in rocamboleschi tuffi direttamente in porto, la gente ammira il tramonto sul mare e i venditori ambulanti allestiscono i loro banchetti sotto i viali alberati. Vale la pena di farci un giro a quest’ora anche semplicemente per immergersi in questa atmosfera di spensierato fermento.
2. Old Fort
All’interno di questo vecchio fortino che fungeva da difesa troverete qualche impolverata bancarella di souvenir (che non vi consiglio), un bell’anfiteatro e una splendida vista sul mare e sugli scorci di città sottostante. Inoltre, anche una galleria d’arte locale (con artisti all’opera) e un ufficio turistico. L’ingresso e’ libero ed effettivamente l’attrazione non offre molto piu’ che un’introduzione storica della citta’.
3. House of Wonders (Beit Al Ajaib)
Chiusa da tempo e fino a data da destinarsi. Peccato perché dall’esterno questo edificio merita davvero.
4. Beit-el-Sahel
Il Museo cittadino offre una panoramica sul sultanato di Zanzibar. In particolare e’ dedicato alla figlia del sultano Said, la Principessa Salme, nata nel 1844 e ultima sopravvissuta tra gli eredi. Creò scalpore perché scappo’ con un mercante tedesco su una nave diretta in Europa e anche perché scrisse un libro, autobiografico (imparo’ di nascosto a scrivere, in quanto proibito alle donne) dal titolo Memorie di una principessa araba.
Il Museo nel complesso e’ interessante ma purtroppo non e’ mantenuto molto bene.
5. The Old Dispensary
Questo vecchio edificio si presenta benissimo dall’esterno con le sue balconate verde pastello ancora abbastanza ben conservate. All’interno purtroppo non vie e’ nulla di interessante, giusto alcuni uffici, ma potrete tranquillamente entrare e salire ai piani superiori per dare un’occhiata.
6. Darajani Market
Tappa imperdibile del vostro giro a Stone Town, questo mercato non mancherà di stupirvi. Vivace e autentico, l’unica nota stonata sono i turisti che si aggirano in pantaloncini e zainetto in spalla. Trattandosi di un luogo assiduamente frequentato dai locali, il mio consiglio e’ quello di adottare un abbigliamento consono alle usanze del luogo (ad esempio una gonna lunga per le donne e un pantalone leggero in lino per gli uomini, mentre le spalle vanno sempre coperte).
7. Zanzibar Coffee House
Impossibile non fare una sosta in questo caffè-pasticceria del centro cittadino, famoso per servire uno dei migliori caffè di tutta l’Africa orientale. Oltre a diversi tipi di questa bevanda, troverete anche opzioni fresche e dissetanti a base di lime o hibisco, ottime torte e biscotti e sostanziose colazioni.
8. Slave Chambers
Tappa di un certo spessore emotivo in cui si rivive il dramma della schiavitù illustrato nei pannelli esplicativi, nella chiesa e nelle celle claustrofobiche che ripercorrono quelle drammatiche vicende.
9. Hamamni Persian Baths
Ho fatto fatica a trovarli, ed in effetti è stato un po’ per caso, ma se li cercate, prima o poi, ve li ritroverete davanti. Bellissimi bagni persiani, si possono ammirare diverse sale, anche se non ci sono spiegazioni abbastanza dettagliate. Sul retro c’è una porticina che vi condurrà ai forni che scaldavano l’acqua e sul tetto. Chiedete la chiave alla ragazza che sta all’ingresso e quando terminate la visita chiudetevi la porta alla spalle.
10. Jaws Corner
Pittoresco incrocio in cui si incontrano alcune delle strade principali del centro storico, dal quale ammirare la vita locale. Il mio consiglio e’ proprio questo: trovate un punto in cui sedervi e semplicemente osservate l’andirivieni circostante.
11. St Joseph’s Cathedral
Bella chiesa cattolica che merita una visita anche perchè si trova in un punto nevralgico del vostro percorso.
12. Freddie Mercury’s House
Davvero un peccato che la casa che ha visto nascere la stella dei Queen, ora trasformata in hotel, passi quasi inosservata e in secondo piano fra gioiellerie e venditori ambulanti. In ogni caso io ho trovato emozionante essere in quel posto.
Chiudendo gli occhi mi piaceva immaginare Farrokh fare capolino dal portone di casa e correre per quelle stradine polverose, verso il porto, a guardare le navi e a sognare.
TIP: se avete una SIM card locale (cosa che vi consiglio e di cui vi spiego tutto qui) avrete sempre una connessione internet a disposizione. Usate la mappa di google in modalità satellite. Tutte le strade minori sono infatti visibili sono guardando le immagini satellitari ma non sono mappate da google. Nel caso non abbiate una connessione internet, scaricatela sul vostro cellulare in modo da avere la mappa sempre a portata di mano.
Dove mangiare
- Zenji Food Lovers Joint: posticino carinissimo
- Zafarani: locale caratteristico
- Taarab Restaurant: bel ristorante con vista
- Ma Shaa Allah Cafe: ristorante di influenza indiana
- Zanzibar Coffee House: ottima caffetteria di cui vi ho gia’ parlato
Dove dormire
Park Hyatt: per un’atmosfera arabeggiante senza abbandonare qualche comodita’ occidentale. Noi abbiamo scelto questa opzione perché io ho alcune esigenze in viaggio, sto spesso male per via del fuso orario, dei cibi diversi, del semplice cambio di routine, e devo ammettere che e’ stata un’ottima soluzione. La posizione tra l’altro e’ fantastica!
Emerson On Hurumzi: questo è il posto perfetto per fare un salto nella tipica atmosfera zanzibarina! Mobili d’epoca, tessuti leggeri dai toni vivaci, un ambiente raffinato e avrete la sensazione di essere ripiombati all’epoca dell’Impero Persiano!
7 comments
Mi piace sempre curiosare nei mercati locali coi loro colori e sapori, spesso per noi nuovi. La città non mi sembra che offra tantissimo da vedere per quanto riguarda l’aspetto culturale, sicuramente saranno migliori le spiagge di Zanzibar 🙂
Dicimo che il patrimonio rimasto è abbandonato un po’ a sè stesso purtroppo!
Quando ci sono stata io all’Old Dispensary c’erano vestiti di lusso di ogni genere appesi a degli stendini e delle top model che posavano per VOGUE! Uno spettacolo in un set incredibile.
Ma il vero spettacolo per me è stato il mercato della carne e del pesce. Ho fatto delle foto pazzesche e il giorno dopo mi sono sincerata che il villaggio non acquistasse la carne lì. 😉
ahah! 😀 si, il mercato è davvero “autentico” diciamo!
Mamma mia quanto sono belli i mercati locali. Non oso immaginare come sia stato emozionante passeggiare in questo mercatino, la Tanzania è da vivere non da turista ma da cittadino e questa secondo me è una delle cose che più può permettertelo 🙂 ps bellissime foto
Davvero! Cerco sempre di entrare in contatto con le realta’ locali!
Sono stata a Zanzibar tre volte e ogni volta ho voluto rifare l’escursione a stonetown; è molto bella e suggestiva, soprattutto il mercato e la Casa delle Meraviglie, con il panorama che si gode dall’alto. Che nostalgia!