La mia guida di Bali con un pizzico di magia
Bali è un mondo a sé. Si respira un’atmosfera unica, la popolazione è unica, non ha nulla a che vedere con il resto dei paesi asiatici, né con l’Indonesia stessa. Bali è da respirare, assaggiare, ascoltare.
Bali è da vivere.
Vi racconterò in maniera decisamente schematica il nostro viaggio, il resto lo lascio a voi, perché le emozioni, a volte, stanno meglio sospese.

Bali: guida pratica su come arrivare
Abbiamo viaggiato con Cathay Pacific da Milano Mxp con scalo a Hong Kong: compagnia che consiglio sempre benché non sia l’unica ottima compagnia che vola su questa destinazione. Come sempre monitorate le offerte almeno 4/5 mesi prima
Trasporti interni
Il traffico a Bali può essere davvero un inferno, alcune aree sono davvero congestionate. Allo stesso tempo, pero’, i balinesi sono tra i popoli più pacati ed equilibrati che abbia mai incontrato. Rimarrete stupiti da come affrontino certe situazioni che in una qualsiasi città occidentale farebbero alzare il livello di cortisolo al suo massimo in pochi secondi.
Ci sono diverse opzioni che potrete prendere in considerazione. Vi lascio una lista in cui potrete valutare e scegliere la più idonea per voi, noi le abbiamo provate tutte.
Auto con driver
Consigliata dal nostro resort, l’abbiamo noleggiata due volte all’inizio del viaggio per conoscere un po’ le strade e prendere le misure con il traffico locale. La prima volta, per circa 3 ore, nel tardo pomeriggio verso Jimbaran a cena (costo circa 20 euro), la seconda volta per un’intera giornata in cui mi sono fatta portare a Denpasar mentre Stefano surfava (60 euro dalle 8.00 alle 17.30).
Per noi comunque non era la soluzione più indicata perché preferiamo sentirci liberi e non doverci accordare con qualcuno per venirci a prendere, aspettare, spiegare, ecc…
Scooter
Noleggiato per un giorno al costo di 5 euro. Anche questo mezzo non faceva al caso nostro perché il resort era immerso nella natura relativamente isolato e, anche per distanze relativamente brevi, ci voleva troppo tempo. Tuttavia ci è servito per abituarci alla guida a sinistra 🙂 e poi per memorizzare le strade (molte non ci sono sulle mappe).
Auto senza conducente
Noleggiata per 5 giorni (al costo di 20 euro al giorno). Per noi è stata la soluzione ideale perché, oltre ad essere la più economica, ci permetteva di essere totalmente indipendenti.
Il problema del traffico c’è ma solo nella zona che va da Jimbaran a Denpasar e Sanur a nord e verso Kuta, Legian, Seminyak a ovest. Tuttavia i Balinesi viaggiano lentissimi, suonano sempre il clacson e sono i motorini che ti scansano, basta non fare manovre brusche. In quelle zone è indubbiamente un po’ stressante guidare ma con un po’ di attenzione non è impossibile. Trovare parcheggio è facile, a bordo strada si parcheggia quasi ovunque. Nelle zone di campagna più a nord, verso Ubud e i vulcani invece si viaggia tranquilli e senza problemi.
Dove dormire
Abbiamo scelto questa zona essenzialmente per il surf soggiornando nella Penisola di Bukit (Balangan Beach). La Joya Bungalows è un resort delizioso, in una posizione panoramica invidiabile e una spiaggia raggiungibile con una scalinata che porta al mare. Lo spot per surfare era davvero ottimo. Consigliato anche solo per farci tappa qualche giorno per visitare la penisola di Bukit, Ulu watu e le zone a sud dell’isola.

Cosa vedere
Ecco le nostre impressioni sui luoghi visitati, alcuni più turistici, altri meno, ma tutti con un’aura di magia e grande spiritualità. Questo è il vero segreto di Bali!
Pura Luhur Ulu Watu: molto turistico ma vale la pena di essere visto.
Denpasar: ho girato da sola il centro dal Pura Maospahit a Puputan square, visitando il Museo Negeri Propinsi Bali (consiglio di evitate le guide che si propongono all’ingresso e di girarlo da soli) e il Pura Jagatnatha. Questa zona è trafficata e sporca, attraversare le strade è difficile (bisogna alzare una mano e sperare che si fermino buttandosi in mezzo). Una zona migliore dovrebbe essere quella del Renon ma non ci sono stata.
Ubud: molto carina e facile da girare a piedi (si cammina parecchio). Noi volevamo fare un percorso a piedi nei villaggi circostanti ma ha sempre piovuto. Camminare sui marciapiedi è un’impresa, ci sono continui scalini, buche, piastrelle rotte, fango, quindi non è proprio la classica passeggiata rilassante. Ogni secondo c’è qualcuno che ti chiede se vuoi un taxi, sono abbastanza noiosi, ma basta rifiutare cordialmente e finisce lì.
Goa Gajah: la Grotta dell’elefante è un posto affascinante, noi avevamo la guida che ci ha raccontato tutta la storia quindi siamo rimasti molto coinvolti (così come tutti gli altri posti di cui ci hanno dato informazioni), c’è anche una bella passeggiata nel bosco, con cascate e risaie.
Tirta Empul: posto meraviglioso, nonostante ci fossero turisti è magico. Ci sono le famiglie che vengono a purificarsi nell’acqua della sorgente e io sono anche riuscita a fare delle splendide foto ai sacerdoti durante un rito.


Pura Ulun Danu Bratan: molto bello, sorge sul lago per cui, anche se è una meta molto turistica, merita di essere visto.
Laghi Danau Buyan e Tamblingan: oltre alla splendida vista che si gode da lassù (e all’aria pura) non abbiamo visto molto.
Jatiluwih: risaie meravigliose! Non ci sono parole per descriverle! Si è completamente immersi nel verde. Peccato che il cielo sia spesso coperto quindi nelle foto non rende bene l’idea.

Pura Luhur Batukau: uno dei templi che ci è piaciuto di piu. Pochissimi turisti, poi c’era una pioggerella che infondeva una pace e una calma tutto intorno. Ha rappresentato perfettamente l’idea di tempio che avevamo prima di partire.
Foresta di Sangeh: molto bella e divertente per giocare con le scimmie! Abbiamo fatto delle foto splendide con questi animali. È stata una bella esperienza anche perchè loro sono libere oltre che molto furbe! Prestate attenzione a occhiali, macchine fotografiche e accessori che potrebbero “rubarvi”!
Pura Taman Ayun: splendido tempio circondato dal fossato, in lista per essere riconosciuto Patrimonio dell’Unesco.
Pura Tanah Lot: da non perdere anche se sempre molto affollato! L’abbiamo visto al tramonto e merita davvero. In realtà siamo scappati via un po’ prima che tramontasse il sole per evitare il traffico del rientro ma abbiamo fatto delle foto ugualmente meravigliose!


Tour
Ci siamo affidati all’esperienza di Kade Yasa, guida balinese che parla benissimo l’italiano, per fare 3 giornate di tour ad un costo di 30 euro/persona al giorno con trasporto dall’hotel e rientro. Se leggete le recensioni che si leggono online potrete farvi un’idea dei suoi tour e di quanto siano state speciali quelle giornate che abbiamo trascorso grazie alla sua umana professionalità.
Bali: guida pratica su dove mangiare
Jatiluwih – Batukaru Restaurant: posto con vista sulle risaie, molto turistico con buffet (tra l’altro pure scarso) e molto caro (9 euro a testa per il buffet); ci ha portato la guida. Dipende dalla fame che uno ha ma noi a pranzo non mangiavamo quasi mai, inoltre non vale davvero la pena di finire in certi posti visto che con un po’ di attenzione in più si trovano ottimi warung molto più tipici.
Jimbaran – Legong: uno dei tanti warung sulla spiaggia. Personalmente a noi non è piaciuto molto, così come gli altri mille warung che ci sono li. Sono tutti molto turistici, anche qui la pulizia può lasciare a desiderare, non sceglietene uno a caso ma leggete recensioni in giro. A noi l’ha consigliato il driver la seconda sera che eravamo lì, non abbiamo mangiato male ma l’acqua te la portano aperta, quindi non l’abbiamo bevuta, inoltre essendo turistico è più caro che da altre parti (14 euro 2 nasi goreng e 2 acque)
Balique: posto esteticamente meraviglioso! Sulla strada principale di Jimbaran con prezzi occidentali e cucina fusion di cui consiglio i piatti indonesiani (35 euro 2 piatti principali, 2 dolci e 2 cocktails). AGGIORNAMENTO: purtroppo ho recentemente scoperto che è chiuso in maniera permanente.
Balangan – GaRaSi: ottimo, carino ed economico. Sulla strada che porta ad Ulu Watu trovate recensioni su internet. (16 euro per 2 piatti, contorni, 2 dolci, 2 succhi freschi).
La Joya Restaurant: ristorante del nostro resort, molto carino con cena a lume di candela sulla piscina. Prezzi occidentali e cucina fusion. Dolci fatti in casa.
Mengwi – Puri Lumbung: splendido! Ci ha portato la nostra guida italiana Kade Yasa, pulito, economico, per inente turistico e proprio tipico!
Seminyak – Earth Cafè: trovato sulla Lonely, ottimo posto per piatti vegetariani (20 euro in due mangiando tantissimo!);
Kintamani (monte Batur) – Suling Bali Restaurant: super turistico, ci ha portato la guida. Probabilmente qui sono tutti così per la vista al monte Batur e al lago (quando siamo stati noi c’era solo nebbia =_=). 7.50 a testa, buffet libero, più bevande. Sulla pulizia potrei avere dei dubbi;
Ubud – Juice Ja Cafè: ottimo, indicato sulla Lonely (14 euro per 2 piatti e 2 succhi freschi).
Kafe: sempre dalla Lonely, ottimo anche lui;
Biah biah: molto economico e carino, in una stradina traversa con tanti altri localini che ci ispiravano molto di fianco. Abbiamo mangiato bene e tipico. Le porzioni sono piccole ma costano poco quindi potete assaggiare un po’ di tutto.


Bali: guida poetica di cultura locale
Corso di Gamelan: dato il mio passato da musicista, potevo forse non immergermi nella cultura locale senza imparare qualcosa dalla musica balinese? Cosi ho fatto due ore di lezione con un maestro di Selonding, uno strumento molto antico dell’orchestra gamelan, imparando ben tre brani! Questo è il link della scuola, a Denpasar, mentre qui sotto trovate il video della mia performance col maestro al termine della lezione!
Spettacolo di Legong a Ubud: assistere ad uno dei loro spettacoli di danza merita davvero per immergersi nella cultura locale. Anche se si tratta di spettacoli fatti appositamente per turisti sono comunque di grande effetto.




Garuda Wisnu Kencana Cultural Park: ci è piaciuto questo parco con opere d’arte, spettacoli di danza e musica, alcuni shop e ristoranti. Adatto forse più ad una visita all’inizio della vacanza per farsi un’idea sulla cultura locale.
Spiagge
Balangan: ottima per il surf, livello medio. Non adatta a fare il bagno per via delle forti correnti ma la vista dalla scogliera è spettacolare e le palme fanno da cornice a tramonti meravigliosi. Ci sono alcuni warung in cui mangiare o dormire e una scuola di surf.
Padang padang: bella spiaggetta (piccola) molto affollata. Si raggiunge (come tante spiagge della penisola di Bukit) da una stretta scala.
Ulu Watu: ottima per il surf.
Kuta/Legian/Seminyak: spiagge molto ampie per questo anche se affollate si ha sempre la sensazione di avere parecchio spazio intorno.
Shopping
Splendidi negozi a Ubud e Seminyak (qui meravigliose boutique di abbigliamento e arredamento). Per il surf ci sono degli outlet di grandi marchi in Jl Ngurah Rai Bypass. Sempre su questo vialone e doppia corsia c’è un Carrefour (in altri supermercati più piccoli i prezzi sono un po’ diversi dai nostri, ad esempio cose che qui hanno un costo accettabile, li sono carissime e viceversa. La benzina costa pochissimo, noi abbiamo fatto il pieno alla macchina con 10 euro per una suzuki karimun, una macchinetta piccola, ma ottima per i parcheggi e per il traffico.
E tu sei mai stato a Bali? Conosci altri posti o luoghi insoliti da visitare? Dimmelo qui sotto nei commenti oppure sui social usando l’hashtag #pureJoyByChloe!
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