Cuba on-the-road: come organizzare il viaggio

Tutte le tappe e i consigli per organizzare un viaggio nel cuore dell’isola caraibica.
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Cuba on-the-road: storie, emozioni e tanti consigli per organizzare un viaggio fai da te sull’isola più affascinante dei Caraibi!

La Habana, Viñales, Cienfuegos, Playa Giron, Sancti Spiritus, Remedios, Cayo Coco, Cayo Guillermo, Trinidad, Camagüey, Santiago de Cuba

Ho dovuto aspettare facesse il suo ingresso sul web per riuscire finalmente ad andarci, a Cuba. Da anni la guardavo da lontano, pensando sempre che fosse una destinazione troppo autentica per perdersela. Eppure, l’idea di mettere piede in un’agenzia per organizzare il viaggio non faceva più per me ormai da diversi anni. Per questo motivo abbiamo sempre posticipato, lasciandola li, un po’ dimenticata in fondo alla lista.

Per chi non lo sapesse, fino a qualche anno fa, gli ingressi a Cuba, anche per motivi turistici, erano gestiti dallo Stato. Pertanto, chiunque volesse visitare l’isola, doveva recarsi nelle agenzie autorizzate del proprio paese e prenotare tutto da lì.

In questi ultimi anni la realtà è leggermente cambiata rispetto al passato, soprattutto con l’ingresso della privatizzazione nella vita economica e sociale dei cubani. E’ sicuramente ancora un buon periodo per visitarla senza che abbia perso del tutto le caratteristiche peculiari che l’hanno resa unica ma anche senza che i suoi abitanti debbano vivere nella costante condizione di repressione a cui hanno dovuto sottostare per decenni. Non si sa quanto durerà questa situazione anche se il recente avvento di internet (fine 2018) probabilmente segnerà un altro momento di grande svolta.

Cuba on-the-road: visitare l'Habana
Vita quotidiana a L’Havana | © bychloe.it

I cubani stanno lentamente uscendo dall’ultimo grave periodo di crisi che ha caratterizzato gli anni ’90 e hanno finalmente la possibilità di riscattarsi. La privatizzazione ha permesso loro di esprimersi, di agire sui propri beni, di aprire e gestire le proprie attività con il conseguente beneficio per tutta la società e il turismo. La recente introduzione di internet sta via via aprendo anche a loro una finestra sul mondo, benchè sia ancora considerato un lusso per pochi.

Qui vi racconto come abbiamo vissuto il viaggio, in una sorta di viadimezzo, ovvero esattamente nella condizione in cui si trova l’isola in questo momento.

Cuba on-the-road: come arrivare

Non ci sono più restrizioni per l’acquisto di voli e per quanto riguarda il trovare online hotel/b&b/casas particulares (le case private che i Cubani affittano ai turisti). Potete fare tutto direttamente su internet prima di partire, esattamente come fareste con qualsiasi altro viaggio fai-da-te. Ci sono voli diretti da Milano MXP per L’Avana con Blue Panorama oppure con scalo e diverse compagnie (noi abbiamo volato con Air Europa via Madrid).

Attenzione che i viaggi per Cuba in partenza dagli Stati Uniti, o che fanno scalo in USA, sono soggetti a restrizioni (non sono ammessi viaggi per turismo nè per i cittadini americani, nè per chi transiti in territorio americano diretto a Cuba) – aggiornato a maggio 2019. Se non volete avere problemi fate scalo in Europa, nel caso in cui voleste invece transitare dagli Stati Uniti la procedura è pochino diversa. Ve le riporto entrambe qui sotto:

Raggiungere Cuba senza transitare dagli USA

– procurarsi il visto (verde) tramite gli uffici consolari cubani in Italia, oppure nelle agenzie specializzate (noi ci siamo rivolti a Cubapoint, è veloce, si fa direttamente online o in sede)
– stipulare un’‘assicurazione sanitaria (obbligatoria)

Raggiungere Cuba con transito dagli USA

Se decidete di soggiornare (o semplicemente fare scalo!) negli USA dovrete:
– procurarvi innanzitutto l’ESTA, indispensabile per l’ingresso negli Stati Uniti (senza vi bloccano già alla partenza in Italia)
– procurarvi l’apposito visto rosa.

Quando deciderete di ripartire dagli Stati Uniti per Cuba al check-in vi sarà rilasciato il visto specifico valido appunto solo per l’ingresso a Cuba dagli Stati Uniti. Il suo costo varia da compagnia a compagnia (vi rimando al sito di American Airlines per avere informazioni ma ci sono molte altre compagnie che coprono quella tratta). Sempre se volate con American Airlines da Miami, il visto rosa può essere comprato anche online come indicato qui, al costo di 85$ (a questo va aggiunto il costo dell’assicurazione medica obbligatoria per ulteriori 25$).

Personalmente forse comprerei prima di partire solo il biglietto aereo Miami-L’Avana e sbrigherei le pratiche del visto direttamente negli USA in aeroporto. Ricordate inoltre che, come vi dicevo, i viaggi a Cuba per motivi di turismo, transitando dagli Stati Uniti non sono possibili; dovrete pertanto dichiarare di appartenere ad una delle 13 categorie che vi richiederanno (scegliete Support for the Cuban people). Ultima cosa su cui fare attenzione riguarda l’assicurazione: se viaggiate negli USA non è obbligatoria, al contrario di Cuba, ma ricordate che le spese sanitarie americane sono molto elevate pertanto è sempre meglio avere già una propria assicurazione che copra in entrambi i paesi.

Cuba on-the-road: camaguey
Una mattina a Camagüey | © bychloe.it

Cuba on-the-road: dove dormire

Nelle casas particulares, ovviamente! Noi abbiamo optato per diverse sistemazioni, anche a seconda delle varie città, soggiornando nelle casas, così come in hotel, resort e appartamento.

A L’Havana vi consiglio sicuramente di stare a L’Havana Vieja, la parte storica della città. In questo modo potrete spostarvi a piedi o eventualmente con i bike-taxi. Noi siamo stati in due zone diverse e quella che consiglierei ora si trova vicino a Plaza de Armas o Plaza de la Catédral. Da qui sarete comodi per raggiungere a piedi anche Habana Centro e il Maleçon.

Casa particulare | © bychloe.it

Nelle altre città, la zona centrale è sempre consigliata ovviamente, ma potreste avere problemi di parcheggio se avete noleggiato una macchina. Dal momento che l’auto non è così diffusa, i parcheggi non sono molto frequenti e anche gli stessi hotel a volte non dispongono di parcheggio privato. Vi consiglio pertanto di informarvi con la struttura in anticipo su dove lasciare eventualmente l’auto.

Ovunque troverete casas particulares, indicate dall’apposito simbolo ufficiale blu con sfondo bianco. Ne trovate anche online su booking.com o su airbnb.com ed è una esperienza che personalmente vi consiglio di fare.

Cuba on-the-road: i trasporti

Ci sono essenzialmente 3 modi funzionali per girare l’isola:

  • l’originale, ovvero in taxi con un driver. Potreste avere dei contatti già dall’Italia, trovare qualcuno all’aeroporto oppure chiedere consiglio dove soggiornerete. Spesso, i cubani che offrono questo tipo di servizio privato, possiedono quelle bellissime macchine anni ’50, tanto celebri quanto scomode! 😀 Noi abbiamo fatto un’escursione in giornata alla Valle di Viñales e vi assicuro che per tragitti lunghi non sono poi così confortevoli, oltre al fatto che la sicurezza… beh, insomma, fate affidamento sulla vostra buona sorte perchè non ci saranno cinture di sicurezza a salvarvi!
  • in bus, mezzo di cui non posso assolutamente dirvi nulla perchè non abbiamo preso in considerazione, e di cui quindi non mi sono nemmeno informata. So che in molti viaggiano in bus per tratte lunghe/da una città all’altra, anche i locali.
  • in auto, la soluzione per cui abbiamo optato, che ci ha permesso di essere assolutamente liberi e autonomi. Vi anticipo solo che guidare è facile (si guida dalla nostra stessa parte della strada), c’è una sola autostrada (con autogrill e bagni annessi), il resto delle strade principali sono per lo più asfaltate ma piene di buche, ci sono poche macchine quindi poco traffico, non ci sono molti parcheggi, è sufficiente la patente italiana, il noleggio è piutosto caro. Detto ciò, spiegherò con un articolo dedicato, come/dove noleggiare un’auto a Cuba, argomento di cui si trova ancora poco online.
Calesse | © bychloe.it

Ci sono poi svariati altri mezzi di trasporto che potrete sperimentare, anche solo come esperienza, tipo il calesse trainato da un cavallo (tanto in voga e mezzo parecchio diffuso tra i locali) o i cocotaxi (una specie di triciclo giallo fatto a uovo, li vedrete in giro per L’Havana).

Cuba on-the-road: cosa vedere

Scriverò alcuni articoli dettagliati per le singole destinazioni, pertanto qui mi limiterò a darvi le nostre impressioni generali in base a ciò che abbiamo visto (e cosa no) nel nostro tour.

L’itinerario

L’Havana

5 notti e 3 giorni e 1/2 ma, potendo, ne farei di più! 😀
Per me pochi poi dipende da come ciascuno è abituato a visitare i posti. Personalmente avevo aspettative non così alte di questa città. Pensavo fosse semplicemente caotica e che ciò che aveva da offrire sarebbe stato sovrastato da questa sua caratteristica mentre invece l’ho trovata sì caotica, ma con un patrimonio inestimabile e tanta vitalità in termini di espressione artistica e culturale.

Installazioni di arte moderna e contemporanea a Habana Centro | © bychloe.it

Vi consiglio di procurarvi il libro 300 Reasons to Love L’Havana (io l’ho scoperto solo gli ultimi giorni e l’ho preso come souvenir) e vedrete che sarete daccordo con me sul fatto che sia una città che assolutamente merita più che qualche giorno.

Resta il fatto che il tempo è tiranno e, soprattutto in viaggio, non basta mai, per cui fate le vostre considerazioni e selezionate ciò che è più di vostro interesse nei giorni che avete a disposizione!

Viñales 

1 giorno e non è bastato
Vi diranno che si può visitare Viñales in giornata, cosa fattibile sì, ma che personalmente non rifarei. Viñales merita almeno una notte e soprattutto merita una visita tutta la parte a ovest di L’Havana, da Pinar del Rio fino a Maria la Gorda. Ve lo dico pur avendo visto piuttosto poco della valle ma chiedete a chi ci è stato e vi confermerà la stessa cosa: la regione di Pinar del Rio non vi deluderà! Per questo motivo, se dovessi pianificare di nuovo il nostro itinerario dedicherei la prima parte del soggiorno a est di L’Havana e al ritorno, gli ultimi 2, 3, 4 giorni proprio in questa zona!

Cuba on-the-road: Vinales
Viñales Valley and us | © bychloe.it

Cienfuegos

2 notti e 2 giorni, farei ora solo una notte
Tanto decantata dalle guide, avevamo grandi aspettative. Essendo una cittadina più piccola di L’Havana, ma descritta come un piccolo gioiello (addirittura considerata la Parigi caraibica) sembrava proprio essere il tipo di cittadina che amiamo visitare nei nostri viaggi. In realtà, la prima impressione non è stata idilliaca, ci ha lasciati un po’ perplessi, anzi, a dire il vero piuttosto delusi. Questo è l’effetto che a volte fa l’aspettativa, quando è alta. Sicuramente l’architettura del centro è degna di nota ma l’atmosfera non è assolutamente raffinata anzi, piuttosto pacchiana (confrontata poi ad altre località visitate in seguito) e soprattutto, il paragone con Parigi, anche se preso con le dovute accortezze, non l’ho mandato giù! 😀

I portici di Cienfuegos | © bychloe.it ñ

Vale il viaggio: forse due notti sono state un po’ troppe ma se avete tempo a disposizione, mi sento di menzionare la Guanaroca Lagoon, un parco naturale a circa 20 minuti dalla città, in cui organizzano splendidi tour dove avrete la possibilità di ammirare da vicino i fenicotteri rosa nel loro habitat! Andateci presto la mattina, verso le 8.00 o 8.30, fanno 4 turni e spesso nei pomeriggi troppo caldi il centro è chiuso.


Fenicotteri | © bychloe.it

Playa Giron o Baia dei Porci

2 ore, tappa intermedia
Devo ammettere che non sapevo molto degli eventi storici legati a questa spiaggia. In effetti, conoscevo piuttosto in generale le questioni storico/politiche di Cuba e questa tappa ci ha permesso di acculturarci in tal senso. Sapevo ci sarebbe stato il momento giusto perchè non si può vedere Cuba senza conoscere il percorso storico che l’ha resa unica e devo ammettere che è stato davvero interessante approfondire questi argomenti.

Se anche tra di voi c’è qualcuno ignorante come me (dubito!) vi dico solo che su questa spiaggia, nel 1961, è avvenuto un tentativo da parte degli Americani di invadere Cuba e affossare il regime di Fidel Castro. Evento che fu sventato dai cubani con successo (ecco perchè ne vanno tanto fieri!) e che comunque resta un luogo di memoria per le tante vittime che persero la vita in quell’occasione.

Ricordo delle Vittime dell’attacco a Playa Giron | © bychloe.it

Sancti Spíritus

2 ore, meglio almeno una mezza giornata per visitarne anche i musei
Questa piccola cittadina vince il premio di posto del cuore di tutto il viaggio. Per noi ovviamente, ma anche la Lonely ne parla bene! Non c’è nulla che non troverete anche in altre città dell’isola… a parte i turisti, davvero pochi, ma ci ha colpito un po’ per tutto il contesto. Siamo arrivati dopo diverse ore di viaggio nella pioggia, il sole stava facendo capolino da poco, la piazzetta centrale tranquilla e la via principale vivace ma non affollata, senza dimenticare alcuni scorci davvero graziosi. Abbiamo trascorso un paio d’ore girando per il centro e farmandoci per il pranzo, e la ricordiamo con estremo piacere!

Uno scorcio di Sancti Spíritus | © bychloe.it

Piccolo aneddoto: essendo una tappa di passaggio, avevamo l’auto carica di valige (visibili) ed eravamo un po’ preoccupati a lasciarla parcheggiata incustodita per troppo tempo. L’abbiamo lasciata nella piazza principale, in modo che almeno fosse in una zona di passaggio ben visibile, di fronte a noi due panchine con due uomini. Offriamo loro un paio di CUC per tenerla d’occhio, dopotutto quattro occhi sono meglio di due 😀 e ci avventuriamo tranquilli. Bene, al nostro ritorno, ne troviamo uno che ci stava lavando la macchina, effettivamente infangata a causa della pioggia! 😀

Ci ha fatto tanto ridere, e piacere ovviamente, vedere che i Cubani non sono assolutamente persone che se ne stanno con le mani in mano. Anche chi vi fermerà per strada per offrirsi come guida, o per portarvi da qualche parte, è tutta gente che ha bisogno di lavorare e di guadagnare, perchè le risorse che passa lo Stato sono davvero irrisorie, per questo molto pochi chiedono l’elemosina, ma praticamente tutti si adoperano per inventarsi un secondo/terzo lavoro.

Cayo Coco e Cayo Guillermo

6 giorni, diventati 3, ne rifarei 5
La nostra avventura nei Cayos è stata forse la peggiore del viaggio. Sicuramente abbiamo sbagliato a scegliere la struttura, il Pullman Cayo Coco, un 5 stelle di recente costruzione, con tutte le conseguenti valutazioni. Siamo scappati dopo due giorni essenzialmente perchè non siamo persone da villaggio vacanze e non siamo persone da strutture con oltre 1000 camere. Nei cayos il tipo di turismo è prevalentemente questo (anche se onestamente, pensavo che, a parte Varadero, gli altri cayos si salvassero). Non disdegnamo certo i resort, assolutamente, anzi! Ma qui, il livello di soggiorno, era davvero basso. Ci sembrava di non aver nulla da condividere nemmeno con il resto degli ospiti, a parte quelli con lo sguardo pieno di sconforto come il nostro! 😀

A parte questo, il mare è splendido, Playa Pilar una perla e tra i due Cayos posso dire che tornerei volentieri a Cayo Guillermo, anche se più isolato. Il motivo principale del nostro passaggio qui era il kitesurf: ci sono infatti alcune buone scuole che noleggiano l’attrezzatura e venti costanti. Vi consiglio Havana Kiteboarding Club, proprio a Cayo Guillermo, la laguna lì davanti è pazzesca!

La laguna di Cayo Coco | © bychloe.it

Dopo essere scappati (direzione Camagüey, vedi paragrafo successivo), ci siamo ritornati al ritorno perchè il mare in fondo ci è mancato un po’. I 6 giorni previsti si erano ridotti a due e mezzo e ci restava un po’ l’amaro in bocca. Con l’esperienza fatta, le idee più chiare sulla zone e le aspettative riguardo le strutture decisamente ridimensionate, abbiamo deciso di dare a questa zona una seconda possibilità per goderci qualche giorno di relax.

Abbiamo così optato per un resort più piccolo, il Melia Cayo Guillermo, più datato ma tenuto meglio, con splendidi giardini bordati di palme e il nostro bungalow a due passi dalla spiaggia! Mai scelta fu più azzeccata! L’atmosfera di questo resort era decisamente meno caotica, più raffinata e molto più in linea con il nostro tipo di vacanza.
Piccolo consiglio: trattandosi di strutture non nuovissime, scegliete le camere esclusive (in questo caso le junior suites romance, situate in graziosi bungalow separati a due passi dal mare).

I giardini del Melia Cayo Guillermo | © bychloe.it

Camagüey

1 giorno e 1 notte, sufficienti se siete di passaggio (anche se un paio di notti le avrei fatte)
Abbiamo letteralmente adorato questa cittadina, capitata nel nostro itinerario un po’ per caso, quando ci siamo ritrovati appunto a lasciare in anticipo i cayos. E’ davvero molto particolare con la sua disposizione delle case senza regole, le vie intricate, le strade pulite, essenziali e i toni pastello. La calma di quella sera al tramondo, quando le ombre si allungano e tutto assume i colori del rosa sfumato, ci ha lasciato un ricordo meraviglioso.

Il modo migliore per visitarla è con un walking tour guidato che noi abbimo organizzato con Camaguax Tour. Basta per convincervi se vi dico che rivivrei quella mattina con Carlos Péon, la nostra guida, altre mille volte?! Questo tour operator, inoltre, propone diverse escursioni per un turismo etico e sostenibile.

Una via nell’intricata rete stradale di Camagüey | © bychloe.it

Trinidad

3 notti e 2 giorni
Ultima tappa del nostro viaggio, Trinidad, in realtà ci ha lasciati titubanti principalmente per il fatto di essere molto, direi troppo, turistica. E quando dico troppo turistica, intendo che si sente parlare italiano ad ogni angolo. Per quanto adori il mio paese e i miei connazionali, non amo incontrarli all’estero, o almeno non così tanti! In ogni caso è una meta ambita da molti, motivo per cui pullula di negozi di souvenir e di locali di impronta occidentale. Per questo l’abbiamo trovata un pochino meno autentica, seppur meritevole di una sosta di qualche giorno. Anche i dintorni poi, offrono diverse opzioni per escursioni di alcune ore o in giornata.

Iglesia de Santa Ana a Trinidad | © bychloe.it

Remedios e Santiago de Cuba

Lascio per ultime queste due destinazioni perchè, ahimè, purtroppo non ci siamo stati. Non c’è bisogno che sia io a dirvi che Santiago merita una visita. Vi dico però che il mio intuito mi avrebbe portato a Remedios senza alcun dubbio, sulla base delle letture fatte. Pertanto, se vi piacciono le cittadine autentiche e meno turistiche, vi consiglio quanto meno di informarvi a riguardo.

E voi siete mai stati a Cuba? Avete altri luoghi da suggerire o che vi hanno colpito particolarmente? Ditemelo qui sotto nei commenti oppure sui social usando l’hashtag #pureJoyByChloe!

Cuba on-the-road: noleggiare un'auto d'epoca

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20 comments
  1. Articolo utile e illuminante, accompagnato da bellissime foto. Info davvero utili, soprattutto riguardo gli scali. Terremo tutto in considerazione, perché anche noi siamo per il “fai da te”

  2. Immaginavo che ci fossero già stati dei cambiamenti dopo la morte di Fidel ma così veloci non pensavo. Da un lato, come giustamente dici tu, è bello che i cittadini possano essere liberi però spero non perda l’autenticità che me l’ha sempre resa affascinante. Il tuo articolo è ricco di dettagli utilissimi. Grazie!

  3. La penso proprio come te. Il cambiamento è stato velocissimo, giusto ma anche preoccupante a mio avviso. Io ho fatto un giro molto più breve o meglio ho toccato meno tappe e ho fatto meno giorni di scoperta. Se tornassi indietro probabilmente proverei anche io a a fare un on the road. La prima volta preferii affidarmi ai taxi collettivi ma forse per un ritorno farei volentieri un on the road! 🙂

  4. Bellissimo il tuo articolo e molto dettagliato. Io sono stata a Cuba tantissimi anni fa ma l’atmosfera dell’Avana mi sembra rimasta intatta. Mi ha fatto venire una terribile voglia di tornare. E complimenti per le foto davvero molto belle

  5. Che bel giro avete fatto, avete visto davvero Cuba , la vera Cuba. Io ci sono stata anni fa e mi sono mossa poco, non era molto “sicuro” girare all’epoca. Ma vorrei tanto ritornarci e seguire un po’ le tue orme, sperando che nel frattempo non perda il suo fascino. Complimenti per le foto, diverse dal solito e particolari

  6. Quanto ve lo invidio questo viaggio! Io sono un paio di anni che cerco di andare a Cuba ma ogni volta succede qualcosa per cui devo rimandare o cambiare destinazione… Chissà che l’anno prossimo non sia la volta buona!

  7. Davvero spettacolare Cuba. Una dei viaggi piu particolari che ho mai fatto. Anche noi abbiamo dormito nelle case particolari e ci siamo trovati benissimo

  8. Mi hai fatto rivivere il viaggio fatto 2 anni fa. Io sono stata anche a Santa Clara, Varadero e Cayo Blanco…

  9. Dal tuo racconto traspare tutta la bellezza di questo viaggio. Cuba è una terra complicata che spero tanto di visitare un giorno. Nell’attesa, ho sognato con le tue parole e i tuoi bellissimi scatti!

  10. Ho fatto un viaggio molto simile al tuo (in realtà due). Per quello che significa Cuba, credo che Santa Clara sia imprescindibile.
    Non tanto per la cittadina in sè, ma per il Mausoleo di Che Guevara e la sua storia.

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