smartworking canarie

Fuerteventura: 7 consigli per organizzare il viaggio

Come organizzare un viaggio a Fuerteventura? Può sembrare banale ma si tratta di un’isola con caratteristiche piuttosto insolite. Vi garantisco che questi piccoli accorgimenti cambieranno totalmente la vostra esperienza. Seguiteli per partire preparati a una vacanza da sogno sull’isola del vento.
1 Shares
1
0
0

Come organizzare un viaggio a Fuerteventura? Quando andare, cosa portare, come arrivare e tutti i miei consigli per vivere una vacanza senza sorprese sull’isola del vento. Stai pensando invece di trasferirti alle Canarie? In fondo all’articolo ti racconto la nostra storia!

1. Quando andare a Fuerteventura

Le Canarie sono le isole dell’eterna primavera e Fuerteventura non fa eccezione, anzi. Tra l’altro, per la sua posizione, più vicina alle coste africane, è anche la più calda. Tuttavia ci sono leggere differenze che possono rendere alcuni periodi migliori di altri. Per organizzare un viaggio a Fuerteventura è necessario tenere in considerazione alcuni aspetti che renderanno sicuramente più piacevole la vostra esperienza.

Si tratta di un’isola ventosa, la più ventosa delle Canarie, motivo per il quale è meta di kiters e sportivi in genere. Il vento può essere molto forte, ma questo accade per qualche giorno, per poi tornare a una brezza leggera che con il caldo, vi assicuro, è davvero piacevole.

Negli ultimi anni le condizioni meteorologiche sono più instabili anche qui ma, secondo la mia esperienza, i mesi migliori sono da settembre a dicembre mentre quelli che eviterei sono da gennaio a marzo. I mesi estivi possono essere indicati in quanto il caldo è mitigato dal vento, quindi secco e decisamente sopportabile.

organizzare il viaggio a fuerteventura - El Cotillo il tramonto
Playa de La Concha

2. Cosa portare nel tuo viaggio a Fuerteventura

Le temperature non sono mai troppo basse. Le minime vanno dai 15 gradi dei mesi invernali ai 22 di quelli estivi, mentre le massime vanno dai 21 gradi nei mesi invernali ai 29 nei mesi estivi. La vera differenza, come già detto, la fa il vento. Quando è forte, soprattutto in inverno, può essere davvero freddo. Per questo, una maglia pesante, una felpa con cappuccio e un k-way sono fondamentali per ripararsi quando cala il sole, così come un paio di pantaloni lunghi per la sera. Se siete freddolosi, e viaggiate in inverno, considerate anche un piumino leggero.

Durante il giorno invece farà quasi e sempre caldo (a meno che non sia coperto) e potrete stare tranquillamente in costume da bagno in qualsiasi stagione. Indispensabili anche una crema solare, occhiali da sole e scarpe da trekking. Infatti se volete fare qualche semplice escursione sui vulcani, il terreno roccioso può essere piuttosto sdrucciolevole. Possono andare bene anche delle scarpe da tennis a patto che abbiano un po’ di grip nella suola.

Per quanto riguarda la spiaggia, a Fuerteventura troverete le spiagge più belle delle Canarie. Alcune di splendida sabbia dorata, altre rocciose, motivo per cui se avete delle scarpette da scoglio potranno tornarvi utili. Stessa cosa per fare il bagno. Se non soffrite eccessivamente il freddo, molte persone lo fanno in costume. Considerate però che si tratta sempre di oceano quindi l’acqua è più fredda rispetto a quella del Mediterraneo. Se preferite essere più coperti o anche avete in programma di fare surf, una muta è fondamentale.

organizzare il viaggio a fuerteventura Il giardino di cactus
Il giardino di cactus del Museo del Queso Majorero
organizzare il viaggio a fuerteventura Colazione
Tostada e cappuccino da La Paneteca

3. Come arrivare

In aereo con un volo internazionale

Dall’Italia ci sono diverse compagnie che volano con volo diretto a Fuerteventura, non avrete che l’imbarazzo della scelta. Da Milano ad esempio volano EasyJet, WizzAir e Ryanair.

In aereo con un volo interno

Un’altra opzione, nel caso vogliate visitare più isole, è quella di raggiungere Fuerteventura con i voli interni di Canaryflights o Bintercanarias da Gran Canaria e Tenerife. Si tratta di compagnie low cost che collegano le isole e che vi consiglio prchè impiegano davvero poco. I costi sono accessibili ma fate attenzione che spesso l’opzione predefinita nei loro siti locali prevede le tariffe per residenti, davvero basse ma che non sono ovviamente valide se non lo siete. Verificate quindi sempre bene che si tratti della tariffa per stranieri.

In traghetto

Un’altra opzione per raggiungere Fuerteventura è il traghetto. Le compagnie principali che collegano le Isole Canarie sono Naviera Armas, Fred Olsen e Lineas Romero. Usate un sito come Direct Ferries per fare una ricerca generica sulle date che vi interessano in modo da vedere le compagnie, gli orari e le tariffe disponibili ma poi prenotate direttamente sul sito ufficiale della compagnia che avete scelto.

organizzare il viaggio a fuerteventura La concha
Playa de La Concha

4. Come muoversi

In auto

Il modo più semplice per visitare l’isola e spostarsi è sicuramente il noleggio dell’auto. Tra le compagnie che vi consiglio ci sono tre agenzie di noleggio locali molto affidabili che sono Autoreisen, Cicar e Payless. Prenotate direttamente sui loro siti ufficiali perché hanno le tariffe più vantaggiose. Prenotate anche con largo anticipo perché, a seguito della pandemia, c’è scarsità di auto (gli autonoleggi hanno dovute venderne una parte per compensare le perdite), quindi vengono esaurite in fretta.

Spostarsi con l’auto a noleggio su altre isole in traghetto non è sempre concesso. Chiedete alla compagnia se è previsto, altrimenti rischiate che l’assicurazione non vi copra in caso di problemi.

In bus

Nel caso voleste invece spostarvi in bus, ricordatevi che qui si chiamano guaguas (troverete questa parola scritta alle fermate) e date un’occhiata agli orari della compagnia di trasporti Tiadhe. Organizzatevi bene anche per quanto riguarda le coincidenze.

Se deciderete di alloggiare al nord dell’isola, potrete anche noleggiare uno scooter ed eventualmente optare per dei tour/escursioni organizzate per visitare le altre zone (non sono molte, si tratta di 2/3 escursioni)

Playa de Cofete

5. Dove dormire a Fuerteventura

Il nord: Corralejo, Lajares, La Oliva, El Cotillo

Io sarò di parte, ma la zona che amo di più è proprio questa. Che sia al El Cotillo, Lajares o Corralejo, resta la mia preferita. Secondo me è la zona migliore per vivere l’isola perché offre molto. Ci sono il movimento di Corralejo, l’autenticità di El Cotillo e del paesino di Lajares, tramonti e albe mozzafiato, il Parco delle Dune di Corralejo, i vulcani, le scogliere di Esquinzo o La Escalera, le scuole di surf. Insomma, le attività da fare non mancano e quindi potrete vivere l’isola a pieno ed esplorare il resto in giornata.

Noi abbiamo sempre alloggiato a Lajares perché si respira una bellissima atmosfera. Non ci sono hotel ma solo case e ville con piscina, di varie dimensioni. Il tutto in uno stile perfettamente integrato con l’ambiente circostante e la vista sui vulcani. E’ vero che non è al mare ma le ville che ci sono qui non le troverete altrove.

Corralejo invece pullula di strutture ricettive di ogni tipo, dagli appartamenti ai resort, non avrete che l’imbarazzo della scelta così come per negozi, scuole di surf e locali. Le mie due zone preferite sono quelle intorno all’Avenida Corralejo Grandes Playas oppure più verso il centro nelle vicinanze del Waikiki Beach Club.

Ajui
La valle del Barranco de la Penitas

Il centro: Puerto del Rosario, Caleta de Fuste, Tetir, Tefia, Antigua

Il centro dell’isola può essere un punto strategico ma preparatevi a girare molto. Alloggiando al nord o al sud bisogna pianificare le escursioni per fare in modo di inserire più luoghi nella stessa giornata, in modo da ottimizzare gli spostamenti. Nella zona centrale siete posizionati meglio ma a mio avviso si tratta anche di quella con meno attrattive.

Puerto del Rosario è la città principale di Fuerteventura e come tale non propriamente una destinazione di villeggiatura ma ha il suo fascino. Caleta de Fuste, al contrario è pensata proprio come zona turistica e quindi troverete tantissime sistemazioni anche più economiche rispetto ad altre zone. L’unica cosa che mi sento di dirvi è che non si tratta di un paesino autentico, è tutto costruito senza grande personalità, anche se nell’insieme il contesto è gradevole. Altro elemento da considerare è la spiaggia: sicuramente una baia protetta e tranquilla, adatta anche ai bambini, solo che non si tratta di una spiaggia naturale bensì costruita, con sabbia portata, che se paragonata invece alle splendide spiagge dell’isola, non regge proprio il confronto.

Se volete sperimentare una zona rurale spingetevi nei paesini centrali di Tétir, Tefia o Antigua. Qui troverete sistemazioni sullo stile di B&B e agriturismi o fincas.

Il sud: Gran Tarajal, Costa Calma, Jandia, Morro Jable

Devo ammettere che non sia una zona che mi ha mai convinto fino in fondo, ma è una questione puramente soggettiva. Non amo troppo i posti in cui non percepisco l’identità del luogo e qui è piuttosto così. Saranno le grandi distanze, sarà il fatto che sia tutto molto turistico (qui sono concentrati infatti moltissimi hotel e resort), sarà la sensazione che abbiamo provato soggiornando a Morro Jable, ma ecco, io non consiglierei di alloggiare qui, o almeno non per tutto il viaggio.

Un buon compromesso potrebbe essere decidere di trascorrere solo alcuni giorni, in modo da poter esplorare la zona con calma e non tramite escursioni in giornata. Noi avevamo optato per questa soluzione e alla fine si è rivelata azzeccata e adatta al nostro modo di viaggiare piuttosto lento. Ribadisco comunque che ci si può organizzare tranquillamente per fare invece 2/3 escursioni partendo dal nord.

Gran Tarajal è una cittadina tranquilla con una spiaggia ampia ma personalmente non la vedo troppo adatta a un soggiorno di vacanza. Costa Calma è vita da spiaggia per eccellenza. La cittadina infatti è tutta un alternarsi di hotel e resort sul mare, ma per godere un po’ dell’atmosfera autentica dell’isola dovrete sempre spostarvi in auto. La spiaggia in ogni caso è splendida, enorme e anche il nome, Costa Calma, la dice lunga sul fatto che sia la meno battuta dai venti e con acque tranquille.

Morro Jable

A Jandia c’è un unico hotel, il Meliá Fuerteventura, un complesso enorme che offre tutte le comodità e nient’altro perché purtroppo è isolato da tutto. Non ci sono ristoranti, non c’è un paesino, andateci solo se volete fare una vacanza in hotel di solo mare e relax ed eventualmente sport. Proprio qui si trova infatti una tra le migliori scuole di windsurf e kitesurf dell’isola, René Egli Fuerteventura Windsurfing & Kitesurfing. A meno che non abbiate un’auto, escursioni e attività saranno quelle legate all’hotel quindi valutate bene come organizzarvi.

All’estremo sud incontriamo Morro Jable, un ex paesino di pescatori che ha perso però il suo fascino antico in quanto circondato da strutture turistiche. Noi abbiamo alloggiato alcune notti proprio in centro, a due passi dal mare, nella zona pedonale di Calle San Juan. Un’opzione che consigliere perché si arriva facilmente anche alla splendida spiaggia e alla passeggiata che conduce al Faro de Morro Jable. Il centro potrebbe solo essere un po’ rumoroso alla sera, la nostra esperienza è stata durante l’epoca Covid per cui un po’ falsata da questo punto di vista.

6. Dove mangiare a Fuerteventura

In tutta l’isola la scelta sicuramente non manca. Per un’ottima colazione andate da La Paneteca a Lajares oppure da Café Amarena a Corralejo. Se cercate la cucina tipica allora non perdetevi il ristorante El Horno a Villaverde. Sempre qui, per una cena romantica trovate La Villa, cortesia e qualità fanno la differenza e lo stile è tutto italiano anche se i proprietari sono un mix. Se cercate cucina vegetariana la troverete da Baobab a Corralejo o da Happy Cactus a El Cotillo. Mentre per un’ottima cena a base di tapas vi consiglio Olivo Corso, sempre a El Cotillo.

Trovate altri consigli mangerecci sulla mia guida 101+ luoghi, indirizzi ed esperienze per un viaggio sull’isola del vento nella sezione FOOD & DRINK.

Tapas da Olivo Corso

7. Cosa non perdere

Le spiagge

La mia lista dei posti imperdibili prevede sicuramente il Parco delle Dune di Corralejo, una distesa di sabbia immensa che arriva fino al mare, che sembra di essere nel deserto. Al secondo posto dei luoghi più fantastici dell’isola merita una visita la Playa de Cofete. Già solo arrivarci è un’avventura che vale il viaggio. E poi ancora non potete perdere le spiagge di Playa de Sotavento de Jandía e le scogliere dell’Esquinzo e La escalera al tramonto.

Particolare anche la Playa de la Burra, o Pop-Corn Beach, a nord dell’isola (da non confondere con la Playa del Burro) divenuta celebre per i rodolitos, delle formazioni di alghe fossili che ricordano tanto i coralli (ma non lo sono) e i pop-corn, da cui il nome appunto.

I villaggi

Se volete fare un salto ed immergervi nell’atmosfera dei villaggi canari allora recatevi a El Cotillo o ad Ajui oppure a Betancuria, la storica capitale delle Canarie. Meritano una visita se siete di passaggio anche Antigua con il Museo del Formaggio Majorero e Tetir con la splendida chiesa e la piazzetta. Sul mare consiglio anche il piccolo Pozo Negro, un agglomerato di casine di pescatori dove troverete anche un paio di ristorantini in cui fermarvi per pranzo.

La natura

Se ancora avete voglia di girare, non resta che esplorare tutte le bellezze naturali che Fuerteventura ha da offrire. Dai barrancos, come il Barranco de la Ermita de la Penitas, ai vulcani passando per le piscine naturali. La salita al Calderon Hondo è a mio avviso un’escursione da non perdere durante il viaggio. La vista da lassù è splendida e la caldera molto ben conservata. Un bagno nelle piscine naturali di Aguas Verde è un’esperienza meravigliosa, attenzione a verificare bene la marea (deve essere alta perché si formino le piscine). Altre piscine naturali sono quelle che si trovano appena a est del Faro del El Tolston, molto facili da raggiungere.

Queste e tante altre attrazioni sono indicate nella mia guida 101+ luoghi, indirizzi ed esperienze per un viaggio sull’isola del vento.

Le dune di Corralejo

Se cerchi altre ispirazioni di viaggio alle Isole Canarie, vai alla sezione dedicata.

Se ti ho convinto a partire, dai un’occhiata alla mia guida su Fuerteventura

PUREJOY Vol. 1 – Fuerteventura

101+ luoghi, indirizzi ed esperienze
per un viaggio sull’isola del vento

Un po’ guida, un po’ magazine, un po’ libro, un po’ diario ma in fondo nulla di tutto ciò. Questo volume nasce per tenere traccia, ma anche come strumento pratico da usare in viaggio, con l’obiettivo di valorizzare le esperienze e renderle indimenticabili. I luoghi restano ma il modo di viverli sarà sempre diverso.

Scoprila qui

P U R E J O Y Vol. 1 Fuerteventura fa parte di un progetto più ampio che lascia aperte le porte a una serie di prodotti simili in futuro: una linea di magazine online dedicati a esperienze in luoghi selezionati.


Vuoi trasferirti alle Canarie?

Leggi la nostra storia!
1 Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You May Also Like